A Ravenna la presentazione del libro La persecuzione dei rom e dei sinti nell’Italia fascista.
Sabato, 27 gennaio alle ore 17 la Sezione Natalina Vacchi dell’ANPI di Ravenna organizza, con il patrocinio del Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura, la presentazione del libro La persecuzione dei rom e dei sinti nell’Italia fascista, presso la Sala Buzzi, in Viale Berlinguer 11, a Ravenna.
L’iniziativa ha luogo nell’ambito delle celebrazioni in occasione del 24° Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale (il 27 gennaio di ogni anno) per commemorare le vittime dell’Olocausto, così come designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Interverranno l’autrice Paola Trevisan, antropologa e storica dei gruppi Romanì, con al suo attivo diverse ricerche e pubblicazioni sui Rom e i Sinti, e Donatella Ascari, co-fondatrice del Movimento nazionale Ketane – Insieme – Rome e Sinti per l’Italia, nonché membro dell’Associazione Thèm Romanò di Reggio Emilia.
“Dopo secoli di persecuzioni in tutta Europa i Rom e i Sinti continuarono a essere discriminati e oppressi anche durante il fascismo. La persecuzione si accentuò dopo l’adozione delle leggi razziali anche se esse non erano destinate a loro ma agli ebrei. Poi i regime fascista decise di internarli in appositi campi o di inviarli al confino in luoghi isolati della penisola.” – ricorda Massimiliano Galanti, presidente della Sezione ANPI – “Tutti abbiamo il dovere di ricordare e di trasmettere la memoria, specie ai più giovani, di ciò che il fascismo e il nazismo sono stati capaci.”
Dopo l’8 settembre 1943, con l’occupazione dell’Italia da parte delle truppe tedesche e la nascita della R.S.I., i repubblichini aiutarono i nazisti a deportare nei lager Terzo Reich Rom e Sinti italiani.
Con questo convegno, la Sezione Natalina Vacchi vuole anche ricordare che, dopo l’8 settembre, molti Rom e Sinti, fuggiti dai campi di prigionia e dai luoghi di confino italiani, si unirono alle nascenti bande partigiane e che alcuni di loro morirono per la nostra libertà.