di Paolo Berizzi, repubblica.it
Mai più fascismi.
Se è vero, e lo è, che per raccontare la traccia e l’eredità che lasciamo in terra prima di andarcene bastano poche parole, il senso ed il capolavoro di Carla Nespolo e del suo antifascismo viscerale stanno in queste tre parole.
La presidente dell’ANPI coniò lo slogan due anni fa, nell’appartamentino di periferia di Alessandria (dove si è svolto ieri il funerale, laico e commovente), circondata dai suoi libri, dai suoi gatti, e si attaccò al telefono per comunicarlo a Roma.
«È lui». «Mai più fascismi», grazie alla tenacia della Nespolo, diventò un appello, una campagna, firme consegnate a Mattarella. La divisione tra il Bene ed il Male.
L’insegnamento di Carla