Sono passati appena due mesi dalla liberazione di Ravenna e Bulow lascia il fronte del Senio per tornare in città: in piazza Garibaldi c’è una pubblica manifestazione (è il 4 febbraio).Si schiera con i partigiani, ben messi nelle divise e nelle armi lucide, che vengono passati in rivista dagli alti ufficiali dello Stato Maggiore dell’8° Armata.
Il generale Richard L. Mc. Creery gli si ferma davanti e gli appunta una medaglia d’oro sul petto.
Il riconoscimento è per tutto il movimento partigiano. Nei pochi discorsi celebrativi viene sottolineato che la 28° Garibaldi continua nella liberazione dell’Italia a fianco della Cremona.
I ravennati capiscono, con piena compiutezza, di aver fatto cose importanti e che devono continuare a farle: al momento tengono ben 10 chilometri di fronte tra il fiume Reno e il comacchiese.
Pur nella giornata di festa e nelle poche parole dette, c’è un pensiero presente per i caduti in combattimento e per le repressioni. Il ricordo che va a uomini e famiglie conosciute è nitido; Ravenna in questo ha ancora la fisionomia del piccolo borgo dove tutti vi appartengono.